Scala di San Giorgio e Complesso Nuragico

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Archeologia e monumenti

L'altopiano di Taccu è una delle zone più interessanti di Osini per le sue notevoli ricchezze naturalistiche ambientali e archeologiche.
Prima fra tutte la Gola o Scala di San Giorgio, oggi Monumento Naturale della Sardegna (L.R n.31 del 1989); si tratta di una gola molto angusta, delimitata da alte muraglie di natura calcarea e dolomitica ed attraversata da una strada asfaltata proveniente dal vicino abitato. La gola è il risultato di un insieme di fratture verticali delle masse rocciose; il fenomeno, prodotto da cause di tipo meccanico, è noto in geologia con il termine di "diaclasi". Secondo una tradizione, documentata sin dalla 1117 e contenuta nella prima biografia di San Giorgio, il Vescovo durante uno dei viaggi nei paesi della sua diocesi, giunse intorno al monte, attorno al quale avrebbe dovuto fare un lungo giro oppure scalarlo con fatica e pericolo. Il Santo, pensando soprattutto ai disagi dei viaggiatori, elevò una preghiera a Dio e miracolosamente si aprì un passaggio che rendeva più facile e breve il cammino; da allora la località ha preso il nome di Scala di San Giorgio. Il culto del Santo Vescovo è molto diffuso, come testimoniato anche dalla chiesa campestre a lui intitolata, la cui costruzione sembra risalire al XIV secolo La punta più alta che sovrasta la Scala è chiamata "Su Casteddu" (Il Castello); il toponimo ha indotto alcuni studiosi a credere che vi fosse costruito un castello di età medievale; non tutti però concordano con questa ipotesi, secondo altri si sarebbe trattato di una fortificazione, sede di una guarnigione romana, tale tesi è supportata dal ritrovamento di materiali (ceramica, monete), ascrivibili ad età romano bizantina.

 

San Giorgio - Osini
San Giorgio - Osini
San Giorgio - Osini
San Giorgio - Osini
 

Dal punto di vista archeologico molto ben rappresentata risulta l'età nuragica( XVI- VI sec A. C), con una massiccia presenza di nuraghi e tombe di giganti. Si segnalano, in particolare, i nuraghi Sanu e Orruttu e il sito di Serbìssi

Il nuraghe Sanu presenta lo schema planimetrico classico del semplice monotorre, a tholos, che considerando l'imponenza del diametro di base, sembrerebbe aver avuto un'altezza piuttosto notevole. Si apprezza l'opera muraria molto curata. Il complesso comprende anche due tombe di giganti. Il nuraghe Orruttu un monotorre a tholos costruito con grossi blocchi di calcare di forma più o meno regolare. Nei pressi del nuraghe è presente una capanna costituita da un vano di forma circolare e da un atrio, antistante l'ingresso, di pianta rettangolare.

Il complesso nuragico di Serbissi ubicato a 960 metri s.l.m., è formato da un nuraghe complesso del tipo a tholos e da un piccolo villaggio di capanne. La singolarità del sito, oltre che dalla complessità strutturale, è data dalla presenza, nell'area sottostante, di una grotta, forse utilizzata per la conservazione do derrate alimentari. Recenti scavi condotti nel sito attestano una frequentazione dell'area già nell'età del Bronzo Antico, fino al Bronzo Recente e Finale. Il nuraghe edificato con planimetria trilobata in almeno tre fasi edilizie è infatti, composto da una torre centrale P, e da altre tre torri irregolarmente disposte, secondo uno schema di addizione laterale la torre A a NE, la torre B a S e la torre C a W. L'accesso alle quattro torri è consentito da un piccolo cortile (vano D) con funzione di disimpegno, delimitato dalle murature del bastione.

Complesso Nuragico - Osini
Complesso Nuragico - Osini
Complesso Nuragico - Osini

 

 

 

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